giovedì 24 novembre 2011

Riqualificazione energetica

In considerazione del continuo aumento dei costi per il riscaldamento e il condizionamento (sia legati all'aumento delle materie prime che della tassazione), è sempre più importante intervenire sugli edifici esistenti con interventi ben progettati ed in grado di abbattere significativamente i costi energetici. Il primo passaggio è sicuramente quello di commissionare una certificazione energetica o una diagnosi energetica ad un professionista qualificato e laureato in grado di consigliare al meglio su quali interventi eseguire. Una certificazione energetica ben fatta contiene gia tutti gli elementi in termini di consigli e di calcolo costi beneficio per poter valutare quale sia l'intervento più efficace. Un errore da non fare è quello per esempio di ristrutturare un edificio o una appartamento senza valutarne anche l'aspetto energetico. Ci si troverebbe infatti con un appartamento "nuovo" che però consuma come quello vecchio e su cui difficilmente si potrà intervenire di nuovo. Stessa cosa si dica di interventi di "rifacimento del coperto" o della facciata che non affrontano seriamente anche il problema della coibentazione, con gravi danni economici per i cittadini che sono costretti a pagare una ristrutturazione spesso solo estetica e a continuare a pagare salate bollette. In generale il primo intervento da fare è quello di diminuire il fabbisogno coibentando meglio possibile pareti, coperture e basamento. Cambiare infatti solo la caldaia con una più efficiente non diminuisce in maniera drastica i consumi. Facendo molte certificazioni e calcolando in ogni certificazione uno o più interventi di miglioramento, molte volte tali interventi (anche grazie al 55% che dovrebbe essere prorogato dall'attuale governo Monti) vengono ripagati in 5-10 anni consentendo poi nel restante periodo un significativo guadagno.




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