Spesso si sente dire che costerebbe molto meno mettere in sicurezza gli edifici piuttosto che ripararli dopo un terremoto. Analogamente nel campo del risparmio energetico si spenderebbe molto meno nel tempo riqualificando gli edifici piuttosto che lasciandoli senza coibentazione e spendendo sempre di più in bollette. Un approccio corretto alla riqualificazione dovrebbe secondo me portare a considerare un intervento che porti ad un aumento della coibentazione ma anche ad una verifica delle strutture. Sempre rifacendosi al recente terremoto si è visto ad esempio come troppi tetti pieni di fotovoltaico siano crollati perché il capannone era tutto tranne che antisismico. Se si confronta il costo del fotovoltaico con quanto sarebbe probabilmente servito a connettere correttamente i vari elementi strutturali solo appoggiati si capisce quanto sia stata antieconomica la scelta fatta. La natura interviene ancora una volta per dare i suoi insegnamenti e sta a noi ascoltarli e metterli in pratica: non si può più pensare di coibentare un edificio (o riempirlo di fotovoltaico) senza fare anche una verifica strutturale e senza semmai se necessario introdurre almeno dei semplici elementi quali le catene (ad esempio per edifici in muratura) o giunzioni di elementi prefabbricati semplicemente appoggiati. Gli edifici progettati con le attuali normative sono estremamente sicuri e consumano pochissimo ma tali normative sono entrate a pieno regime da pochi anni, tutto il resto è poco sicuro e consuma molto. La crisi poi ha portato e porterà a costruire sempre meno nuovi edifici. Quindi la riqualificazione (eventualmente tramite demolizione e ricostruzione) è la fondamentale sfida che aspetta i tecnici italiani, si spera aiutati da opportune norme e incentivi. Oggi più che mai i tecnici devono avere la funzione di spiegare l’importanza della messa in sicurezza strutturale degli edifici (o almeno della loro verifica) specialmente nel momento in cui si prende in esame una riqualificazione energetica, magari spinti dal continuo aumento dei costi energetici o dagli incentivi quali ad esempio il 55%. Infatti le bollette in aumento sospingono le persone a porsi la problematica dei consumi. Purtroppo gli eventi sismici danno molte meno avvisaglie e quando si manifestano è troppo tardi per pensare alla messa in sicurezza. Bisogna pensarci prima.
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