giovedì 11 aprile 2013

PUBBLICATE LE REGOLE APPLICATIVE DEL CONTO TERMICO



PUBBLICATE LE REGOLE APPLICATIVE DEL CONTO TERMICO
A seguito di una consultazione pubblica con le Associazioni di categoria e con i Soggetti beneficiari degli incentivi e dopo aver recepito alcune osservazioni al testo, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE)  ha pubblicato la versione definitiva delle Regole applicative del  “Conto Termico”, il regime di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni introdotto dal D.M. 28/12/2012.
Le "Regole applicative" disciplinano le modalità per accedere al meccanismo d’incentivazione, e soprattutto contengono la "scheda domanda" prevista dall’art. 7, comma 1, del citato decreto.
Ultimo step per avviare pragmaticamente la presentazione on line delle domande di incentivo è l'attivazione da parte del GSE del portale dedicato.
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martedì 9 aprile 2013

LE GIORNATE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA


REGIONE EMILIA-ROMAGNA e ANCI-ER

promuovono l’incontro tra domanda ed offerta di servizi energetici.


Il 15 e 16 aprile 2013, presso la Sala Rustica al Piano Terra della Terza Torre di Viale Della Fiera 6 avranno luogo le “giornate dell’efficienza energetica”.

Si tratta di incontri divulgativi, che si pongono l’obiettivo di fornire una rassegna delle opportunità che il mercato dei servizi e delle tecnologie energetiche rende disponibili per il perseguimento dei propri obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e di valorizzazione delle fonti di energia rinnovabili.

A tal fine la Regione Emilia-Romagna ha bandito nel luglio 2012 una manifestazione di interesse alla partecipazione all’evento, aperta a tutti i soggetti imprenditoriali che volessero presentare le proprie attività in materia di efficienza energetica, cui hanno risposto 35 aziende.

All’interno di ogni giornata sono previste diverse sessioni tematiche, per ciascuna delle quali è prevista una sintetica presentazione generale, seguita dalla presentazione dei servizi/prodotti offerti dalle aziende partecipanti.

Nell’ambito della manifestazione viene data ai partecipanti l’opportunità di allestire un desk per facilitare - mediante contatti bilaterali diretti - l’approfondimento delle tematiche illustrate.

L’occasione sarà colta per presentare anche alcuni “strumenti operativi” utili alla redazione del PAES, nati dalla collaborazione tra Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa e Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo, sviluppati dalle strutture tecniche regionali ARPA ed ERVET e con il supporto di ANCI-ER.

Il programma dettagliato e maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione alla pagina web http://energia.regione.emilia-romagna.it/in-evidenza/2013/le-giornate-dellefficienza-eneregetica-incontro-tra-domanda-e-offerta-di-servizi.

domenica 7 aprile 2013

55% 2013 online sito ENEA

Finalmente online il sito dell'Enea per la registrazione finale degli interventi di riqualificazione energetica (55%) terminati dal 1.1.2013 al 30.06.2013

http://finanziaria2013.enea.it/index.asp












giovedì 21 febbraio 2013

mancato recepimento della direttive sull'efficienza energetica in edilizia


Il nostro Paese deve attuare la 2010/31/Ue.
Ha due mesi di tempo per evitare il giudizio della Corte di giustizia europea.
L'Italia rischia il rinvio di fronte alla Corte di Giustizia europea per il mancato recepimento della direttive sull'efficienza energetica in edilizia. La Commissione europea ha inviato al nostro Governo e ad altri 3 Paesi (Bulgaria, Grecia e Portogallo) la richiesta di notificare entro 2 mesi le misure per il rispetto delle regole europee sull'efficienza e risparmio energetico nei palazzi nuovi ed esistenti.
I 4 Stati, secondo Bruxelles, non hanno rispettato gli obblighi della direttiva 2010/31/Ue, che prevede che gli Stati membri stabiliscano e attuino dei requisiti minimi di consumo energetico, assicurino la certificazione di tali consumi e prevedano ispezioni regolari agli impianti di riscaldamento e di condizionamento. La direttiva, inoltre impone agli Stati membri di assicurare che, entro il 2021, tutti i nuovi edifici rientrino nella categoria dei cosiddetti "edifici a energia quasi zero".
In particolare, l'Italia è stata deferita insieme agli altri 3 Paesi per non aver recepito la normativa nel diritto nazionale entro il 9 luglio 2012. Il rischio di un deferimento alla Corte Ue (e conseguenti multe in casi di condanna) per il nostro Paese appare assai concreto, considerato che, con il Parlamento sciolto e le elezioni politiche alle porte, sarà difficile recepire una direttiva così importante in appena 2 mesi. (fonte: Archinfo.it / Xclima news)


Il paradosso è che mentre faticosamente e ognuno per suo conto, stato e regioni completavano l'iter del recepimento della precedente normativa europea, ormai vecchia di molti anni, l'Europa ha emanato una nuova direttiva. Viene da chiedersi se il meccanismo di recepimento fortemente rallentato dal "federalismo" sia quello giusto per garantire velocità e efficienza nel rispetto delle norme europee. In sostanza attualmente lo stato recepisce una norma europea ma questa rimane lettera morta fino a quando le regioni non la avranno recepita a loro volta con più o meno modifiche. Salvo poi diventare legge (la norma statale) nel caso le regioni rimangano inerti e non facciano una propria legge. Le leggi regionali però dovrebbero allinearsi a quella nazionale.... Insomma il classico pasticcio all'Italiana che ora ci porta ad avere una "nuova legge sui requisiti energetici edilizi" che in realtà è una vecchia legge datata e superata a livello europeo!




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lunedì 28 gennaio 2013

Osservazioni Conto Energia Termico

Il Decreto del 28 dicembre 2012 istituisce il cosiddetto "Conto Termico" finalizzato ad incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e gli interventi di piccole dimensioni di efficientamento energetico.

Il GSE ha il compito, entro il 2 febbraio 2013, di emanare le Regole Applicative per definire le modalità di individuazione degli incentivi a cui l'impianto può accedere e le modalità di accesso alle tariffe stesse.
Al riguardo, il Gestore dei Servizi Energetici, con comunicato del 17 gennaio 2013, invita i beneficiari degli incentivi (produttori di materiali, componenti, apparecchi e sistemi del settore dell'industria e dell'edilizia per l'efficienza energetica, Amministratori di condominio, Rappresentanze istituzionali della PA e dei Consumatori) ad inoltrare suggerimenti e osservazioni tecniche in merito alla procedura di assegnazione degli incentivi, ancora in via di definizione.
Le osservazioni dovranno pervenire entro e non oltre giovedì 31 gennaio all'indirizzo di posta elettronica contotermico.regole@gse.it.

(fonte Acca News)

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venerdì 4 gennaio 2013

conto energia termico


Conto Termico, in Gazzetta il decreto con incentivi fino al 40%
In vigore lo stanziamento di 900 milioni per piccoli interventi di incremento dell'efficienza energetica e produzione di energia termica da rinnovabili
04/01/2013 - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Conto termico. Il decreto, firmato il 28 dicembre scorso dai Ministeri dello Sviluppo economico, dell'Ambiente e delle Politiche agricole, incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica. 900 milioni per privati e PAPer incentivare i piccoli interventi di incremento dell'efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili, sono stanziati 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche. L'incentivo copre il 40% dell'investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. I tetti massimi sono differenziati in base all'intervento e alla potenza dell'impianto, come indicato nell'Allegato I. Come si legge nella versione definitiva del decreto, per soggetti privati si intendono persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario. Per accedere agli incentivi, le Amministrazioni Pubbliche possono avvalersi del finanziamento tramite terzi, di un contratto di rendimento energetico o di un servizio energia, anche tramite l'intervento di una ESCO. L'incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali. I privati in alcuni casi potranno quindi scegliere se fare domanda per il bonus del 40% o per quello del 55% che, anche se più alto, viene rimborsato in dieci anni. Nessuna scelta invece per le Amministrazioni, che non potendo accedere al 55% dovranno optare per il nuovo Conto Termico. Interventi incentivabiliTra gli interventi di incremento dell'efficienza energetica in edifici esistenti, parti diedifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, possono accedere agli incentivi del Conto termico:- l' isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;- la sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato;- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione;- l'installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per la protezione delle chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest. Per quanto riguarda la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, accedono ai bonus:- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;- l' installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri;- la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. Tra le spese ammissibili, che concorrono al calcolo dell'incentivo, sono inclusi smontaggio e dismissione dei vecchi impianti, fornitura dei materiali e posa in opera, opere idrauliche e murarie eventualmente necessarie, interventi sulla rete di distribuzioni e prestazioni professionali. Come funzionano gli incentiviAnche se tutti gli interventi beneficiano di un incentivo del 40% della spesa sostenuta, i tetti del bonus sono differenziati in base al tipo di intervento, alla potenza dell'impianto e alla zona climatica in cui il lavoro è realizzato. Per gli interventi sull'involucro (tetti, pavimenti, pareti perimetrali) il valore massimo dell'incentivo è di 250.000 euro(quindi la spesa massima incentivabile al 40% è di 625.000 euro; se si spende di più l'incentivo sarà comunque di 250.000 euro).Per le finestre, il valore massimo dell'incentivo è di 45.000 europer le zone climatiche A, B e C, e di 60.000 europer le zone climatiche D, E ed F. Per le caldaie a condensazionefino a 35 kilowatt termici (kWt), il tetto dell'incentivo è di 2.300 euro, per quelle sopra i 35 kWt il tetto è di 26.000 euro.Per i sistemi di schermatura e ombreggiamentofissi o mobili, il valore massimo dell'incentivo è di 20.000 euro, per i meccanismi automatici di regolazione di tali sistemi, il tetto è di 3.000 euro (Leggi Tutto).Ammissibilità agli incentiviPer accedere ai bonus, gli impianti devono presentare alcune prestazioni minime. Le caldaie a biomassa, sono incentivabili se installate in sostituzione di caldaie e di impianti per il riscaldamento delle serre preesistenti, alimentati a biomassa, gasolio o carbone. Sono esclusequelle che utilizzano rifiuti biodegradabili urbani o industriali. Per le pompe di calore elettriche e a gas, l'incentivo erogato è calcolato tenendo conto della taglia dell'impianto, della zona climatica, dell'energia prodotta e delle prestazioni dell'impianto.Per gli scaldacqua a pompa di calorel'incentivomassimo è di 400 euro per impianti fino 150 litri e di 700 euro oltre i 150 litri. Per caldaie a biomassa, stufe e termocamini a pellet, termocamini a legna, l'incentivo è calcolato in relazione all'energia prodotta, alla potenza dell'impianto, alle ore di fuzionamento, alla zona climatica e all'emissione di polveri.Sul solare termico e solar cooling, l'incentivo si calcola per metro quadro installato: 170 euro/mq fino a 50 mq di superficie e 55 euro/mq per impianti oltre i 50 mq di superficie; l'incentivo sale rispettivamente a 255 e 83 euro/mq se si tratta di impianti di solar cooling cioè raffrescamento (Leggi Tutto). Come fare domandaI soggetti che intendono accedere all'incentivo devono presentare domanda al Gse, Gestore dei servizi energetici, entro 60 giorni dalla fine dei lavori. L'istanza va inviata avvalendosi della scheda-domanda che il Gse metterà a disposizione sul proprio sito web. Se gli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili prevedono una potenza termica nominale complessiva maggiore di 500 kW ed inferiore o uguale a 1000 kW, accedono ai meccanismi di incentivazione dopo l'iscrizione in appositi registri. Nella domanda deve essere indicato in modo chiaro il tipo di intervento effettuato e la spesa totale ammissibile. La domanda deve inoltre essere firmata dal soggetto responsabile e accompagnata da un suo documento di identità. All'istanza vanno allegate le schede tecniche dei componenti o delle apparecchiature installate, l'asseverazione di un tecnico abilitato, le fatture attestanti le spese sostenute e l'autocertificazione sul mancato cumulo dei bonus con altri incentivi statali.Se richiesti, devono essere presentati anche l'attestato di certificazione energetica, la diagnosi energetica, la dichiarazione di conformità dell'impianto, il certificato del corretto smaltimento degli impianti e il certificato rilasciato dal produttore attestante il rispetto dei livelli emissivi in atmosfera.In particolare, per gli interventi di isolamento termico, le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l'intervento e da certificazione energetica successiva. Per la sostituzione di finestre, l'installazione di schermature, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e l'installazione di collettori solari termici, le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l'intervento e da certificazione energetica successiva quando l'intervento è realizzato su interi edifici con impianti di riscaldamento di potenza nominale totale del focolare maggiori o uguali a 100 kW.



Disponibile app per Android https://play.google.com/store/apps/details?id=appinventor.ai_francesco_galloppa.Conto_energia_termico_2013&feature=search_result



giovedì 20 dicembre 2012

Manifesto per proroga 55% al 2020


Le detrazioni del 55% per i prodotti in grado di assicurare la riqualificazione energetica degli edifici (serramenti e infissi, chiusure apribili e assimilabili, caldaie a condensazione, caldaie a biomassa, pannelli solari, pompe di calore, coibentazione pareti, pavimenti e coperture, riqualificazione globale) dal 2007 ad oggi hanno rappresentato:
• oltre 8.600 GWh già risparmiati
• 1.400.000 famiglie coinvolte
• 17 miliardi di euro di investimenti
• 50.000 nuovi posti di lavoro nelle imprese dei settori coinvolti
• 33% del fatturato delle imprese produttrici di serramenti, intervenendo in anni di forte recessione economica, e svolgendo un’azione anticiclica in grado di contenere la forte flessione della domanda.

 

1) la proroga al 31 dicembre 2020 delle detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici
salvaguardando un provvedimento legislativo in grado di fornire risposte concrete in termini di riduzione delle emissioni nocive ed al contempo valorizzare i prodotti da costruzione ad alta innovazione tecnologica e ad alte prestazioni energetiche;
2) l’introduzione della possibilità di modulazione degli anni di detrazione consentendo al contribuente di scegliere fra 5 e 10 annualità sia per le ristrutturazioni sia per gli interventi di riqualificazione energetica;
3) l’estensione degli incentivi anche ai beni immobili non strumentali, garantendo, in questo modo, la riqualificazione energetica di una parte rilevante del patrimonio immobiliare italiano.