Via libera del Consiglio dei Ministri all'eco bonus per le misure in favore dell'efficienza energetica in edilizia
Venerdì 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all’eco-bonus fiscale per le misure a favore dell’efficienza energetica in edilizia e a quello sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza a fine giugno. La proroga è estesa per 6 mesi, fino al 31 dicembre 2013, per le famiglie e singoli cittadini, mentre viene prorogata di un anno per interventi a livello condominiale.
Dal Consiglio dei Ministri sono emerse due importanti novità:
- La prima riguarda l’eco-bonus in favore dell’efficienza energetica, che passa dal 55% fino al 65%;
- La seconda, che le agevolazioni fiscali riguardanti interventi di ristrutturazione edilizia al 50% sono estese ad arredi fissi, cucine, armadi a muro, bagni, fino ad un tetto di spesa massimo pari a € 10.000, che si andrà a sommare ai 96.000 euro di tetto massimo di spesa agevolabile.
Questo passo rappresenta un’importante misura di incentivo in un settore fortemente provato dalla crisi economica che ha perso, in questi anni, più di 550 mila addetti e ha determinato la scomparsa di migliaia di imprese del settore edilizio e relativo indotto.
Ricordiamo brevemente quali sono le misure previste dall’eco-bonus al 55%:
- Interventi di riqualificazione energetica globale su edifici esistenti - (comma 344)
- Interventi sugli involucri degli edifici esistenti, riguardanti strutture opache orizzontali, verticali, finestre comprensive di infissi - (comma 345)
- Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda - (comma 346)
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione, con impianti con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia - (comma 347)
mentre, a partire dal 1° luglio 2013 le misure previste dall’eco-bonus al 65% subiscono una modifica al comma 347, che riguarderà solo interventi per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, integrale o parziale, con impianti dotati di caldaie a condensazione.
Ciascuno di questi interventi è agevolabile fino ad un tetto massimo che varia per intervento. Tuttavia, dal 1° luglio cambierà la spesa massima agevolabile, dato che la percentuale di deducibilità sale al 65%. In sintesi:
Comma 344 | Comma 345 | Comma 346 | Comma 347 | |
---|---|---|---|---|
Fino al 30 giugno 2013 | €100.000 (55% di € 181.818,18) | €60.000 (55% di € 109.090,90) | €60.000 (55% di € 109.090,90) | €30.000 (55% di € 54.545,45) |
Dal 1° luglio 2013 | €100.000 (65% di € 153.846,15) | €60.000 (65% di € 92.307,69) | €60.000 (65% di € 92.307,69) | €30.000 (65% di € 46.153,84) |
Altra importante novità è la seguente: dal 1 luglio 2013 non sarà più agevolabile, tramite l’eco-bonus, l’installazione di impianti di riscaldamento a pompe di calore e impianti geotermici, ne lo sarà la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore (modifica al comma 347).
Grazie all’eco-bonus si sono attivati negli anni oltre 1 milione di interventi che hanno generato investimenti per circa 18 miliardi di euro fornendo non solo un importante sostegno al mercato dell’edilizia, ma contribuendo sensibilmente al miglioramento delle prestazioni energetiche dei nostri edifici, con tutti i benefici connessi al risparmio economico ed ambientale.
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