venerdì 14 dicembre 2012

Stop alle autodichiarazioni in classe G

Sulla Gazzetta ufficiale n. 290 del 13 dicembre 2012 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico 22 novembre 2012 relativo alla “Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.”. Il decreto risponde alla procedura di infrazione aperta dalla Commissione Europea nei confronti dell'Italia per incompleta e non conforme attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia ed in particolare rimuove la possibilità per i proprietari degli immobili di autocertificare in classe classe G il proprio immobile (possibilità che era in in violazione dell'articolo 7, paragrafi 1 e 2 della Direttiva 2002/91/CE). Tale possibilità era comunque già preclusa dalle normative regionali più evolute come quella dell'Emilia Romagna (regione in cui appunto non vi è mai stata la possibilità di autodichiarazione in classe G). Nello stesso decreto sono poi elencati tutti gli edifici esenti dall'obbligo di certificazione energetica, perché tecnicamente impossibile o non significativa: box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi, ruderi, scheletri strutturali. Anche in questo caso niente di nuovo almeno nella nostra regione dove tali edifici erano già ampiamente esentati dalla certificazione. E' ovvio che la possibilità di autodichiarare un edificio in classe G oltre a violare un principio normativo europeo va anche contro il buonsenso. L'esperienza della certificazione dice che un bravo certificatore è più che mai utile in presenza di edifici vecchi o scadenti o estremamente energivori, proprio per la parte di certificazione fondamentale costituita dai CONSIGLI!. Estremizzando si può dire che certificare solo edifici nuovi porta il certificatore a essere solo un fornitore di un ennesimo "pezzo di carta". Certificare un edificio vecchio e scadente vuol dire invece se si lavora bene fare un'importante opera di informazione e sensibilizzazione fornendo spesso suggerimenti utili su interventi a volte anche semplici ma sempre utili, con tempi di ritorno degli investimenti molte volte simili se non migliori al tanto "venduto" fotovoltaico. Altro motivo poi è che non è detto che il giudizio di un proprietario sia affidabile, si avrebbero quindi edifici automaticamente in classe G che magari non lo sono nemmeno (si pensi ad esempio ad un normalissimo appartamento dalle caratteristiche anche scadenti ma posto in un piano intermedio di un condominio abbastanza compatto e che quasi mai risulta in classe G). Quindi meglio tardi che mai, forse anche fuori dalle regioni virtuose partirà un meccanismo in grado di portare quanti più edifici ad essere riqualificati energeticamente, crisi permettendo.

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